Fantabenny
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Messaggio  acpicchia Ven Mar 20, 2009 6:07 pm

la giusta priorità in un rapporto...
articolo preso da yahoo:

Io, lui e il terzo incomodo: il fantacalcio

ven mar 20 12:08

Con il lavoro che faccio i weekend fuori porta sono praticamente tabù: il sabato e la domenica si concentrano tutti i principali eventi sportivi e difficilmente riesco ad allontanarmi dalla redazione.
E so anche di essere l’oggetto del desiderio inconfessato di molti nostri amici: io sono la giornalista sportiva, quella che sa di calcio, quella da cui aspettarsi le ultime dritte di mercato. Una volta uno di loro mi ha persino detto “Ah, che bello sarebbe se potessi avere anch’io una fidanzata che fa la giornalista sportiva! Arrivi a casa e ti fai raccontare tutto di quello che succede in serie A”. In quel caso la sottoscritta gli rispose che tendenzialmente non gradisce molto portarsi il lavoro a casa e le piacerebbe parlare anche d’altro, oltre che di 22 omini colorati che corrono dietro a una cosa che rotola. Ecco, per questo al mio fidanzato non piace molto ciò che faccio: per lui il calcio è quasi una religione, per me – appunto – un lavoro, lavoro che gli porta via ogni opportunità di fuggire dalla città caotica alla fine della settimana.
A volte però capita di riuscire a ritagliare un angolino tutto nostro, ma ecco che interviene il terzo incomodo, l’ombra che si intrufola nella coppia per minare l’idillio di un weekend da piccioncini: il fantacalcio.
Programmo il weekend nei minimi dettagli. Si parte dal sabato sera: aperitivo e cinema. A dormire presto perché la domenica andiamo a fare quella gita che volevamo fare da tempo.
E qui cominciano i guai.
Ore 17:30: dopo minuziose opere di restauro che passano da doccia, dolorosissima ceretta per poter mettere la gonna, una lunga e sofferta sosta davanti all’armadio per scegliere i vestiti, la piastra per i capelli e il trucco, sono pronta per l’aperitivo. In piedi sulla porta, già con le chiavi in mano lancio una voce alla mia dolce metà scomparsa e ingenuamente chiedo “Sei pronto?”. E dall’oltretomba mi arriva la risposta “Scusascusascusascusa, devo mandare la formazione del fantacalcio, sono in ritardo!”. Pazientemente mi sfilo le scarpe col tacco, visto che ho già i piedi come due pandori, ma chi bella vuol comparire un poco deve soffrire. E alla faccia di chi dice che sono le donne che si fanno sempre aspettare...
Finalmente la formazione viene partorita e usciamo. Aperitivo ovviamente in un locale in cui fanno vedere il primo anticipo, e la nostra conversazione si riduce a me che parlo e lui che mi risponde a grugniti, trasformandosi in una giraffa nel tentativo di allungare il collo per vedere una partita decisamente di cartello, Lazio-Bologna. Ok, tollero, tanto poi al cinema mi rifaccio, tiè.
Infatti andiamo al primo spettacolo e gli vieto categoricamente di tenere il cellulare acceso: i suoi amici gli mandano gli sms con gli aggiornamenti del secondo anticipo e onestamente trovo brutto che la fila di poltrone continui a vibrare per il suo cellulare e che ogni volta debba lesionare la retina del vicino col display del telefono che abbaglia nel buio più totale...
Il film è di quelli che mi esaltano: una bella storia divertente, non troppo impegnativa e con un finale a lieto fine magari anche commovente. E infatti il film finisce, scorrono i titoli di coda, io sono con la lacrimuccia che scende e senza voltarmi per non farmi vedere con l’occhio lucido gli chiedo se gli è piaciuto. Mentre sento i toni della tastiera del cellulare che sovrastano la colonna sonora, la risposta è qualcosa del tipo “Marchisio al 44’”.
Snort, come direbbe zio Paperone. E’ una battaglia persa.

Ma c’è la domenica!!! Yu-huuuuu!!!
Ed ecco l’altra batosta. Giro turistico di tutti i posti dove bisogna mantenere un contegno (musei, chiese, mostre...) a passo di bersagliere prima di pranzo, poi il pasto e infine una bella passeggiata... Bella... Oddio... Bella se non fossi con uno psicopatico che alle 15 in punto infila un auricolare del telefonino per ascoltare la radio, mi cede l’altro e intanto cammina come un epilettico perché ogni volta che intervengono da San Siro per dire che il Milan ha sfiorato il gol si contorce, come se il pranzo gli avesse fatto male e un Alien gli stesse attraversando i sei metri di intestino tenue.
E a un certo punto, l’imponderabile. Segna Pazzini. E il mio lui esulta. Esulta!!! Il punto interrogativo è ben visibile nel mio sguardo, che ingenuamente gli dico: “Ha segnato Pazzini. Il Pazzo gioca nella Sampdoria. E la Samp oggi gioca col Milan. Ci sei? State perdendo!”. E come una doccia gelata: “Ma chi se ne frega! Ce l’ho al fantacalcio!”. Il pomeriggio prosegue così, tra giocatori non entrati e giocatori in assist, gol subiti e ammonizioni che alla radio “porcamiserialuridaladra non le dicono mai”.
Stremata, non dalla sfacchinata, ma questo turbinare di nomi e imprecazioni, so che la sera, a casa, mi aspetta il round finale: il posticipo. E sono dolori, perché è Inter-Roma. Amen, mi chiudo in camera e leggo un libro: basta calcio, per carità. Non posso fare nulla per non sentire le urla inumane al gol di De Rossi, che “non è un attaccante, ma mi ha fatto gol lo stesso!”, né posso evitare che, al termine della partita, il mio compagno faccia il giro di tutto il web per leggere quante più pagelle online riesce per farsi un’idea di come sia andata, in attesa dei quotidiani del lunedì.
Ed è proprio il lunedì il giorno più importante. Uno del suo gruppo di fantacalcio (con cui ha fatto l’asta di fine agosto tornando a casa alle 5 del mattino e scocciatissimo perché il suo migliore amico aveva giocato troppo al rialzo e gli aveva fregato Kakà sul filo di lana) ha un programmino di interpolazione di tutti i voti dei tre principali giornali sportivi italiani. Questo omino, che evidentemente ha mooooooolti momenti morti al lavoro, inserisce tutte le pagelle, poi schiaccia un tasto e il programmino fa tutti i calcoli delle partite. L’omino in questione manda poi la mail a ciascuno dei membri del gruppo.
Così, quando torno a casa il lunedì sera, dopo essermi già sorbita anche il fantacalcio dei colleghi, quando vedo lui penso alla sua importante riunione di lavoro e gli chiedo “Com’è andata oggi?”. La risposta? “Ho vinto 3-0!”.
Senza parole, ma almeno il weekend ora è davvero finito.
Ci ho ripensato: non so se mi piace tanto passare il fine settimana col mio fidanzato: forse è meglio rimanere al lavoro...
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giusto cosi Empty BEATO LUI !!

Messaggio  Delvecchio40 Sab Mar 21, 2009 1:26 pm

Uno del suo gruppo di fantacalcio (con cui ha fatto l’asta di fine agosto tornando a casa alle 5 del mattino e scocciatissimo


Già alle 5 a casa ?!?!? Noi siamo tornati alle 7.30 !! ^_^
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Messaggio  MASTER Sab Mar 21, 2009 3:49 pm

ANCH' IO VORREI AVERE UNA RAGAZZA COSI'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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